a cura di Anna Mastrolitto
La mia traiettoria artistica non discute ma propone interferenze tra arte e design. La mia ricerca viaggia, si nutre, si misura liberamente tra due mondi: non vedo dogane, non le comprendo.
Io progetto tempo e memoria, mi appassionano segni immortali e applicazioni che si consumano. Credo nella qualità artistica dell’alta manifattura italiana; il mio lavoro trova funzione anche nel rendere lo spazio, e le case, opera d’arte.
Affronto la mia arte con il collage.
La mia passione è spontanea, respiratoria: è la mia storia che comunica. Io amo cercare: cerco i pezzi che mi mancano per restituire senso; cerco di capire. Il collage mi permette di esprimere desideri e realizzarli.
È un’assoluta espressione di libertà: i miei occhi si appropriano d’immagini e ne faccio ciò che voglio. Gioco di sovrapposizioni e non di cuciture; scelgo il ritmo, maschero strati, li sposo, so cosa mettere in forza, soffio ciò che sento. Posso infuocare dettagli o usare veli, tagliare e fondere.
Copro per scaldare, e sento questo istinto come espressione sincera anche del mio essere donna.
Vedere l’opera che esce dalla cornice in pattern mi riempie d’energia e di grazia. La ripetizione è disciplina che danza, imperativo di perfezione. Progettare la ripetizione di un collage su carta da parati significa progettare l’accesso al mio mondo altrove, riempirmi di porte, lasciar conoscere.
Il mio alfabeto è solo mio, è la stessa profondità della ricerca che lo protegge, che mi protegge.
Allo stesso tempo io difendo con le immagini la mia lingua italiana; mi emoziona il mio paese che ha un corpo che non sembra voler guarire, come il mio. Dell’Italia amo i dettagli e gli strati di storia che si sovrappongono.
L’amo perché è antica, e nelle sue proporzioni antiche trovo armonia contemporanea.
In fondo la amo perché è un collage.
il Manifesto
di Claudia Scarsella
Claudia Scarsella sceglie come alfabeto espressivo il collage, sia tradizionale che digitale: assembla illustrazioni e foto, anche realizzate da lei, disegni a mano e trame grafiche, visualità cangianti, disparate, emozionanti.
Ogni collage nasce per essere ripetuto come pattern, quindi ogni opera ha un’estensione naturale su carta da parati, tessuto, ceramica.
Claudia è laureata in fashion design al Central Saint Martins College di Londra e in architettura al Politecnico di Milano. Ha collaborato con Alexander McQueen, Boudicca, Riccardo Tisci.
Nel 2010 vince il Premio Arte Mondadori, Targa Oro sezione Grafica; le sue opere sono state esposte a Londra, Milano, Barcellona, Berlino.
Il suo sito internet claudiascarsella.it dal 2012 è anche un blog.