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Uscire per un’escursione con uno zaino ben organizzato è il modo migliore per godersi completamente la giornata ed essere sicuri di non tornare a casa infreddoliti, bagnati o con il mal di schiena. Indipendentemente dalla stagione, ci sono alcune regole da ricordare.

Alla base ci sono lo studio del percorso (se si tratta di sentieri turistici, livello E, EE, etc.), la valutazione delle difficoltà e il controllo del meteo.

Lo zaino deve essere adeguato: 20 litri è l’ideale, 30 litri se si è in pieno inverno; con una capienza maggiore si rischia di appesantire troppo il carico e di arrivare a fine giornata con la schiena distrutta. Un aiuto fondamentale è dato dallo schienale ergonomico e dalle cinture ventrali e pettorali, utili per bilanciare il peso. I ganci laterali risultano comodi per agganciare una borraccia di acqua, da avere sempre a portata di mano, e dei bastoni da trekking. Ricordate che non ci sono zaini unisex, ma modelli differenti adattabili alla conformazione fisica di genere.

Non deve mancare un kit di pronto soccorso personalizzato in base alle singole esigenze (per esempio compresse di antistaminico se si soffre di allergie), una carta topografica correlata di app per orientarsi sul cellulare (GPS), binocolo, carta e penna (o meglio matita, per scrivere su qualsiasi inclinazione), una pila frontale (con le relative batterie di riserva), un coltellino multiuso, fischietto, occhiali da sole, cappello, burro cacao, crema solare e repellente per insetti biologico.

Io porto anche una power bank per il cellulare. “Catturare” insetti e animali e creare un erbario “virtuale” della flora locale è una mia fissa.

Capitolo vestiario: ora siamo a marzo, il sole inizia a scaldare, ma per sicurezza è bene avere una giacca antivento, una maglia termica e un piumino leggero. L’impermeabile si porta in ogni periodo dell’anno. Sarebbe buona prassi portare con sé un ricambio, se ci si muove con i mezzi, o lasciarlo in macchina se si dispone di mezzo proprio.
Altro consiglio è evitare indumenti con colori sgargianti e profumi invadenti per non infastidire la fauna.

Da non dimenticare anche un telo impermeabile da usare nella sosta pranzo.

E il pranzo? Anche se si decide di sostare in un rifugio, conviene mettere nello zaino sempre un po’ di frutta, di stagione o secca, della cioccolata o delle comode barrette.

E voi? Cosa mettete nel vostro zaino?

di Samyra Musleh
Foto interna di Josiah Weiss on Unsplash
Foto copertina di Toomas Tartes on Unsplash

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Samyra Musleh - Chief Editor
Antropologa, divulgatrice scientifica e content manager è caporedattrice per ThetripMag a tempo pieno. Ibrida dalla nascita, metà italiana e metà giordano palestinese, vive rincorrendo la cosa che ama di più: andare a caccia dei vocaboli giusti per raccontare storie che rimangano impresse. Ama la natura ma anche la tecnologia, i contesti multiculturali, il giornalismo d’inchiesta e i libri di fantascienza. È sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo da sperimentare e posti nuovi da conoscere. Iperattiva e versatile, prova a reinventarsi ogni giorno per non soccombere alla giungla urbana che la circonda insieme al suo fidato compagno di vita a 4 zampe.