Di Maria Giorgia Romiti
Dopo aver esplorato Cusco, Machu Picchu e la Rainbow Mountain, continua il viaggio alla scoperta dell’altopiano Andino
Parte 2 –
Non si possono scoprire nuove terre senza accettare di perdere di vista la costa per un periodo molto lungo. (André Gide)
Da Cusco a Puno
All’interno di un lago la costa non la perdi mai di vista. Eppure il lago Titicaca è immenso e tutte le sue caratteristiche ci ricordano il mare. Il tour potrebbe sembrare un po’ turistico. Ma bisogna considerare le due giornate sul lago Titicaca come una piacevole pausa.
La barchetta ci viene a prelevare direttamente in hotel per portarci a dieci minuti di navigazione a vedere le isole galleggianti e gli Uros (avevamo selezionato di proposito un albergo che avesse una vista migliore di quella della città, e quindi sul lago). Il panorama è riposante, ma poco delle storie che ci racconta questo popolo ci sembra credibile. Gli Uros sono una popolazione preincaica che vive su isole galleggianti da centinaia di anni e sopravvive lì malgrado la temperatura e l’altitudine… Sono formosi e portano abiti coloratissimi, forse troppo. Il che fa pensare a qualcosa di fittizio. Ma a noi piace crederci come se fossimo a uno spettacolo teatrale e ci divertiamo ad ascoltare le loro storie e origini.
Poco dopo ci spostiamo sull’Isola di Taquile. Siamo a 4200 metri di altitudine, ma se l’ossigeno non fosse carente, potremmo pensare di essere in Grecia. Panorama mediterraneo: cielo terso, aria secca, profumi di erbacee, scogli e pecore. Solo la fatica a camminare e alcune lontanissime montagne innevate ci ricordano di essere dall’altra parte rispetto al nostro mondo. Ci godiamo tutto questo senza la pretesa di desiderare di più. Senza la necessità di avventura, né l’attesa di sorprese. Solo ozio e pace dei sensi.
Da Puno a Uyuni.
Atterriamo a Uyuni in piena notte. Di nuovo buio, un tappeto di stelle e il chiarore della via lattea. L’Hotel de Sal Luna Salada ci lascia senza parole: avevamo visto le foto dell’albergo ma questo luogo supera le nostre aspettative. Abbiamo passato qui le nostre notti migliori. La mattina seguente il Salar si presenta a noi con l’altro suo volto: il bianco accecante. La più grande salina del pianeta. Un’area grande quanto l’Abruzzo che si estende verso il confine con il Cile e interamente ricoperto di sale. Tranne una piccola isoletta popolata dai cactus, la Isla Incahuasi.
Il nostro tour in jeep inizierà nel primissimo pomeriggio e la mattina cerchiamo un’attività alternativa. Sì, ma cosa? È tutto deserto qui… LE BICICLETTE! Naturalmente mountain bike: a colpo d’occhio il Salar appare come una distesa liscissima, ma è solo l’effetto del bianco e del riflesso del cielo; in realtà il terreno non è affatto semplice. Si presenta come un pavimento durissimo di sale solidificato e bitorzoluto, e pedalare non è poi così semplice. In compenso è divertentissimo. Fa freddo e c’è vento, ma il sole non smette mai di seguirci nella nostra passeggiata. L’effetto miraggio ci confonde più volte gli occhi, e non avendo una meta precisa, ci è difficile prendere una direzione. È una sensazione strana pedalare all’infinito senza arrivare da nessuna parte. Dopo un po’ ci ritroviamo nel nulla. Ci avvolgono due colori: il bianco ai nostri piedi e l’azzurro (limpido e saturo) sopra di noi. Continuare a pedalare non ci porterà da nessuna parte!
Torniamo alla nostra base per iniziare il più comune dei tour nel vero interno del deserto dove giochi di luci e prospettive non smettono per un attimo di incantarci. Ci innamoriamo facilmente di tutto quello che vediamo e tocchiamo: la consistenza del terreno, il blu del cielo, l’effetto specchio sotto di noi e i colori al tramonto.
Finalmente fuori strada in 4×4
Abbiamo dovuto saltare una tappa nel deserto: l’hotel che avevamo prenotato è troppo alto per alcuni di noi: quota 4700 metri. La nostra paura nel modificare il programma è quella di saltare il tour delle lagune della Bolivia. Una delle nostre priorità. Proponiamo di separarci, qualcuno potrebbe andare direttamente in Cile e dormire a San Pedro de Atacama, ma la soluzione migliore è sicuramente quella di trovare un transfer diretto da Uyuni a San Pedro passando per il sud del Salar in modo da attraversare l’altopiano e unire il tutto.
Ci ricordiamo di Eric Adventures, l’agenzia che ci ha portati da Puno a La Paz e ci ha fatto fare il tour del Lago Titicaca; senza dubbio l’agenzia migliore che ci ha accompagnato nel nostro itinerario. In dieci minuti, con una proposta abbastanza onerosa, risolve tutto. Ci avrebbe mandato una jeep all’Hotel de Sal la mattina seguente all’alba e ci avrebbe portato al confine con il Cile, dove un altro mezzo ci aspettava per il pick up. Naturalmente attraversando il deserto per vedere le lagune.
La prima parte del transfer, per sonno e gelo, non è affatto facile, anche se noi, in quanto passeggeri, la viviamo in modo del tutto passivo. Ma dopo un paio d’ore, il sole comincia pian piano a illuminare il paesaggio. Ancora deserto; ma abbiamo superato il bianco accecante del Salar e siamo ormai nella parte più alta dell’altopiano andino, e i colori caldi dominano lo scenario. Durante il tragitto il panorama cambia raramente il suo aspetto ma i tempi lunghi ti permettono di imprimere quello che vedi, nella parte più profonda dell’occhio e quindi della memoria. E quello che tutti noi ricordiamo è la vastità delle valli, le cime innevate, i lama, il silenzio. Quello che però non dimenticheremo mai è l’arrivo alla Laguna Colorada: migliaia di fenicotteri su uno specchio d’acqua. La laguna si presenta con una grande varietà di rossi e questi colori sono dovuti alla presenza di milioni di crostacei microscopici. Il rosa che vediamo è invece il riflesso di quegli splendidi ed eleganti animali.
Pochi chilometri più in là, altri colori. Quelli complementari del rosso: l’azzurro, il verde e l’acquamarina. Sotto la collina dove ci siamo fermati con il 4X4, si estende la Laguna Verde ricoperta da una leggera spuma bianca. Alla fine arriviamo al confine con il Cile, e poco dopo siamo a San Pedro de Atacama. La cittadina cilena è un luogo fuori dal tempo e dal mondo. Questa volta però non c’entra lo stupore del paesaggio bensì le persone che la popolano: una nicchia New Age dove l’odore dominante è quello dell’erba. Cani e rasta in ogni dove, comodamente seduti a terra a ogni angolo delle strade… e naturalmente, tutti molto, molto felici! Qui ci fermiamo. Evento inusuale per il nostro itinerario, decidiamo di dormire nello stesso luogo per tre notti consecutive.
Della nostra to do list manca solo la Valle della Luna, parte del Deserto di Atacama. Una vallata rocciosa ricoperta da qualche spruzzata di sale che sembra neve. In poche parole sembra di camminare sui resti di un pandoro e zucchero a velo. Questi sono i mezzi che ci hanno accompagnato lungo il nostro Sudamerica… Ma i protagonisti assoluti sono le nostre gambe e i nostri piedi.
“Di un italiano, che era giunto in Cile per errore, aveva trovato i suoi migliori amici per errore, era stato felice a causa di un altro enorme errore, e rivendicava il diritto di sbagliarsi.”
Luis Sepulveda
La storia di questa partenza inizia e si conclude così: per errore. A causa (e grazie) della più grande delusione mai vissuta prima che si rivelerà presto la più grande fortuna di sempre.
Cile, Bolivia e Perù – A chi affidarsi
Rainbow Mountain
ANDES PATH PERU – Mrs. Tania
phone & whatsapp: +51 984392159
* leggermente più caro della media ma molto preparati per la Rainbow Mountain
Tour in 4X4 in Bolivia, Perù e Cile e transfer
ERIC ADVENTURES
Roberto Cuentas
- +51 9 8677 0176
*efficiente e disponibile per ogni richiesta ed emergenza
Santiago del Cile
Dove mangiare
– Bistrot BACO
Nueva de Lyon 105, Providencia, Región Metropolitana, Cile
- +56 2 2231 4444
– Bar Liguria
Av. Providencia 1353, Providencia Metro Manuel Montt, Santiago, Chile
t + 56 2 2235 7914
http://www.liguria.cl/locales.html
Dove dormire
– Hotel Boutique Le Reve
Orrego Luco 023, Providencia, Región Metropolitana, Cile
- +56 2 2757 6000
Lima – Perù
Dove mangiare
– Restaurante Alfresco
Malecón Balta 790, Miraflores LIMA 18, Perù
- +51 1 2428960
*ottima ceviche e arroz con mariscos
Dove dormire
– Hilton Lima Miraflores
Av. la Paz 1099, Mira ores Lima 18, Perù
- +51 1 2008000
Cusco – Perù
Dove mangiare
– Morena
08000 B, Calle Plateros 348, Cusco, Perù
- +51 84 437832
*grande varietà e qualità di cocktail (Sour)
– Cicciolina
2nd Floor, Triunfo 393, Cusco, Perù
- +51 84 239510
– Baco
Ruinas 465, Cusco 08000, Perù
- +51 84 242808
Dove dormire
– JW Marriott El Convento Cusco
Esquina de la y, Calle San Agustin & Ruinas, Cusco, Perù
- +51 84 582200
Machu Picchu – Perù
Dove dormire
– Sumaq Machu Picchu Hotel
Avenida Hermanos Ayar, Machu Picchu, Perù
- +51 1 4470579
https://www.machupicchuhotels-sumaq.com/
Dove mangiare
– Restaurant Indio Feliz
Capac Yupanqui, Aguas Calientes, Perù
- +51 84 211090
*atmosfera hippie chic e ottima carne.
Puno. Lago Titicaca – Perù
Dove dormire
– Hotel Libertador Lago Titicaca
Isla Esteves s/n Lago Titicaca Puno, Sesquicentenario, Perù
- +51 51 367780
https://www.libertador.com.pe/
*splendida vista sul lago, biliardo.
Uyuni. Salar – Bolivia
Dove dormire
– Hotel De Sal Luna Salada – Bolivia
27 kms away from Uyuni town, Edge to the Salt Lake, Uyuni, BOLIVIA
- +591 2 2770885
http://www.lunasaladahotel.com.bo/
*da vedere assolutamente!!! Portare maglioni caldi: il riscaldamento rimane acceso solo nelle stanze e non nelle zone comuni.
San Pedro de Atacama – Cile
Dove dormire
– Cumbres San Pedro de Atacama
Avenida Las Chilcas S/N, San Pedro de Atacama, Región de Antofagasta, Cile
- +56 2 2414 5000
http://www.cumbressanpedro.com/
Dove mangiare
– La Estaka
Tocopilla 418, San Pedro de Atacama, Región de Antofagasta, Cile
- +56 55 285 1286
– Adobe
Caracoles 169, San Pedro de Atacama, Región de Antofagasta, Cile