Sul confine tra Lombardia e Trentino, c’è un lago messo in ombra ai più dalla bellezza e maestosità del suo vicino Lago di Garda. Incastonato tra i monti, sul limite naturale della Valle del Chiese, si trova un vero gioiello naturale, uno specchio lacustre dove la montagna incontra un turismo sostenibile e rispettoso: il Lago d’Idro.
Un pranzo veloce a Salò, e poi circa una quarantina di minuti di auto per raggiungere le sponde del “piccolo” lago, che si estende per circa 12 km di lunghezza, con diverse spiagge libere e lidi che ne seguono il perimetro. La maggior parte delle sue sponde è caratterizzata da un misto di sabbia e prato, elementi che creano un’intesa perfetta tra montagna e spiaggia.
Tra queste spiagge si estende il Biotopo del Lago d’Idro, una riserva naturale che può essere attraversata da una passerella di legno. La riserva costituisce una visita molto piacevole, con la possibilità di osservare alcune specie vegetali e animali molto rare. Tra gli animali presenti, particolarmente affascinanti sono gli uccelli, acquatici e non, che sostano nella riserva durante le migrazioni.
Una nota finale non da poco, anche nell’anno 2022 (anno in cui è stato scritto questo articolo) al Lago d’Idro è stato assegnato l’importante premio Bandiera Blu per la salubrità delle acque, l’attenzione all’ambiente e i servizi sostenibili.
Se passate tra le province di Brescia e Trento, non dimenticate di guardarvi intorno per cercare questa piccola gemma incastonata nelle Valli Giudicarie tra il lago di Garda e il lago d’Iseo.
Testi e fotografie di Marco Barretta