Tempo di lettura: 1 min

La XVI edizione di Luci d’Artista ritorna con le sue famose luminarie di Natale, che potranno essere ammirate fino al 23 gennaio 2022. In ogni angolo della città, in ogni piazza, in ogni viuzza risplendono luci colorate con tematiche sempre diverse.

Quest’anno, inoltre, l’appuntamento è doppio, perché bisogna recuperare l’edizione del 2020, la XV, che non si è potuta tenere a causa della pandemia. Per permetterci di godere in totale tranquillità di queste opere, l’amministrazione comunale ha studiato un piano di sicurezza, con delle piccole limitazioni che non intaccheranno il nostro stupore. Infatti alcune piazze, come Piazza della Libertà, sono state adibite a parcheggi straordinari, affinché i vari turisti si possano muovere con serenità.

Tuttavia nulla può scalfire la gioia di grandi e piccini che girano per la città di Salerno con gli occhi sgranati: su Corso Garibaldi si attraversano meravigliosi alberi innevati, in via Luigi Guercio si passa sotto tappeti di stelle, in via del Pezzo enormi fiocchi di ghiaccio illuminano il percorso, fino ad arrivare alla Villa Comunale che quest’anno ospita anche una serie di animali mitologici, dall’unicorno con la coda arcobaleno a un pegaso trotterellante su un manto verde fino a una fenice pronta a spiccare il volo.

Ma sicuramente l’installazione che toglie il fiato è il maestoso albero di Natale di 20 metri di Piazza Portanova che, però, non riesce a sminuire la bellezza dei 15 metri illuminati dell’albero fiorito di piazza Flavio Gioia.

E per ricordarci che tra pochi giorni sarà Natale si può fare un giro intorno al cappello di Babbo Natale in Piazza Caduti di Brescia o visitare il suo stivale in piazza Gian Camillo Gloriosi.

Sono tradizioni, che almeno volta nella vita vanno vissute, perché in questo tempo sospeso anche questo kitsch ci è mancato.

di Samyra Musleh
Foto di www.lucidartista.it

Articolo precedenteLe tradizioni Natalizie più strane
Articolo successivoIl Mondo di Suzie Wong
Samyra Musleh - Chief Editor
Antropologa, divulgatrice scientifica e content manager è caporedattrice per ThetripMag a tempo pieno. Ibrida dalla nascita, metà italiana e metà giordano palestinese, vive rincorrendo la cosa che ama di più: andare a caccia dei vocaboli giusti per raccontare storie che rimangano impresse. Ama la natura ma anche la tecnologia, i contesti multiculturali, il giornalismo d’inchiesta e i libri di fantascienza. È sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo da sperimentare e posti nuovi da conoscere. Iperattiva e versatile, prova a reinventarsi ogni giorno per non soccombere alla giungla urbana che la circonda insieme al suo fidato compagno di vita a 4 zampe.