Alla scoperta di una Formentera hippy
Formentera, l’isola più piccola dell’arcipelago delle Baleari, è un luogo ancora vergine dove poter entrare a stretto contatto con la natura e rigenerarsi. Non siete d’accordo? Beh, effettivamente gli ultimi anni l’hanno vista protagonista di rotocalchi e Instagram stories, nei divertenti e discutibili siparietti di volti noti e volti con aspirazione di diventarlo. Ma state tranquilli, esiste ancora una realtà isolana degna erede del passato hippy di questa terra.
Negli anni ‘70, quando nel resto del mondo le sostanze psicotrope prendevano il sopravvento nelle comuni e, in generale, tra le persone alla ricerca di “stati di coscienza alternativi”, un’ondata di giovani figli dei fiori invase pacificamente Formentera. Immaginatevi una terra brulla, una popolazione esigua che si sostentava di agricoltura e pesca e la quasi totale mancanza di energia elettrica… il tutto però, circondato da un mare così cristallino, da far impallidire anche il più remoto e paradisiaco atollo dell’Oceano Pacifico! Questa era Formentera, ed è di questa realtà priva di lustrini e paillettes che vi vogliamo parlare.
Per chi non ci fosse mai stato iniziamo col dire che è una meta molto facile da raggiungere: vi basterà prenotare un volo per la vicina Ibiza (a Formentera non c’è l’aeroporto) e poi recarvi al porto; da qui prenderete uno dei tanti traghetti che effettua la tratta Ibiza-Formentera e, in circa 30 minuti di navigazione, approderete sulla “isla bonita” (così chiamata da tutti i suoi amanti). Ma cosa vedere a Formentera per entrare in contatto con il genius loci dell’isola?
Le spiagge
Nei suoi soli 83 km² di estensione Formentera non ha effettivamente ampi litorali sabbiosi, la sua natura rocciosa la rende aspra in molti punti. Ma di questo suo aspetto “più duro” ve ne parlerò più avanti (le escursioni in barca sono un’ottima alternativa per godersi l’isola da ogni punto di vista). Le zone in assoluto più selvagge ed incontaminate sono a Migjorn: qui troverete sia spiagge affollatissime sia calette riservate dove rifugiarsi dal caos. Ma come capire esattamente dove andare? Il mio consiglio è quello di frequentare il primo tratto di Migjorn, Cà Marì. Questa località, è la prima che si incontra venendo da Sant Ferran. Ad un certo punto, sullo stradone asfaltato che conduce alla Mola, troverete il cartello con la relativa indicazione. Seguite la strada e arriverete diretti al mare. Il tratto di spiaggia in questa zona non è molto ampio ma abbastanza lungo da permettere una buona distanza tra un ombrellone ed un altro. Non aspettatevi però chiringuito, bar o zone attrezzate con lettini ed ombrelloni: qui, anche in alta stagione, potrete trovare il vostro angolo di paradiso ed essere disturbati solo dal rumore del mare… e che mare! Se poi per caso, doveste avere un languorino, l’unica attività presente è il ristorante Sa Platgeta: uno storico locale gestito da spagnoli che propone cucina tipica in un ambiente familiare.
Spostandosi invece più ad est, sempre sulla costa di Migjorn, un’altra zona dove trovare insenature appartate di estrema bellezza, è quella di Es Arenals, precisamente poco prima del bar/ristorante 10.7. Infine, a patto che siate mattinieri, una vera chicca situata alla fine di questo lungo litorale è Calò Des Mort. Come dice giustamente il suo nome, questa caletta, raccolta tra scogliere di colore rosso, è un luogo magico dove la bellezza di Formentera si manifesta con tutta la sua potenza. Andateci presto al mattino prima che si affolli: farete il bagno in una piscina naturale dai colori a dir poco strabilianti. La presenza delle rocce, che non troverete nelle altre spiagge, con la sola eccezione di Cala Saona, regala al mare sfumature inedite. Dall’azzurro più intenso passando per il verde e il celeste, rimarrete sbalorditi dalla bellezza di questo luogo.
Ma Formentera, come anticipato prima, è una terra anche molto rocciosa… viene da sé che grotte e calette, inaccessibili via terra, siano invece visitabili grazie ad un’escursione in barca o in catamarano. Sono numerose infatti le società che effettuano questo tipo di servizi, ne troverete tantissime nella zona del porto. Assaporare l’isola direttamente dal mare, senza il frastuono della gente, ma accompagnati esclusivamente dal vento che scompiglia i capelli, è sicuramente un’esperienza da fare a Formentera.
I fari
I fari sono da sempre simboli emblematici legati alla cultura isolana. Affascinanti e malinconici, a Formentera ne troverete due degni di una sosta. Il primo che vi consiglio vivamente di visitare al tramonto (è orientato a sud-ovest) è il faro di Cap de Barbaria.
Per raggiungerlo dovrete seguire le indicazioni per Cala Saona e poi proseguire verso il faro. Non è possibile arrivarci direttamente in auto o in motorino, ma, la passeggiata “obbligatoria” per arrivare al suo cospetto, fa parte dell’esperienza di questo luogo. Avvicinandovi sempre di più al faro noterete come il terreno si inasprisce e, la natura “dura” dell’isola, si riveli in tutta la sua difformità. Passeggerete su una superficie irregolare, tutt’altro che accogliente; Formentera, quella vera, è sotto ai vostri piedi e davanti ai vostri occhi: l’immensità del mare e la sconvolgente sensazione di libertà vi faranno sentire vivi e vegeti!
L’altro faro, altrettanto suggestivo, è quello che si trova nella località di El Pilar de La Mola. Ci troviamo esattamente nel punto più alto dell’isola tanto che, per raggiungerlo, dovrete percorrere una lunga strada in salita. Noterete come, il cambio di vegetazione, sottolinei la natura polimorfa dell’isola. Non più pianura sabbiosa o aspra roccia, ma aree boschive ricche di pini marittimi e tante altre varietà di arbusti. Fateci caso, perché è uno scorcio dell’isola che in pochi sanno apprezzare.
Una volta arrivati in cima e raggiunta sua maestà il faro, vi sembrerà di essere ai confini del mondo… vi troverete su scogliere alte quasi 200 metri ed una sensazione di spaesamento, mista a libertà, si impadronirà di voi. Prendetevi del tempo per ammirare lo spettacolo della natura; vi potrà sembrare solo acqua e roccia… ma sarà proprio “l’essenziale” di questi due elementi a trasmettervi un’energia indescrivibile.
I mercatini hippy
La tradizione hippy dell’isola vive più che mai nei suoi mercatini artigianali. Li troverete al porto o nella turistica Es Pujols ma, quello più autentico e vibrante, è sicuramente il mercatino che si svolge mercoledì e domenica nel centro abitato di La Mola. Precisamente si sviluppa in una piccola piazza che reca già in sé la sua natura hippy: per terra, al centro dell’area, è infatti rappresentata con un mosaico, una colomba simbolo di libertà e fratellanza.
La bellezza di questo luogo è data anche dagli spettacoli canori che si alternano nella piazza: artisti di ogni sorta e tipo colorano l’atmosfera grazie a musiche e canzoni. Vedrete come, numerose persone, si siedano in circolo per terra, ad ascoltare le varie performance.
Numerosi poi sono gli artisti presenti con le loro bancarelle: troverete abbigliamento, monili, suppellettili per la casa e molto altro. Ma sono veramente hippy gli artigiani che espongono? Su questo non possiamo darvi la certezza ma, se proprio ci dovessimo sbilanciare, citando una persona che vive con uno stile frugale e passa tutto il giorno a creare i suoi oggetti… questo è sicuramente Juan. Dove trovarlo? Non alla Mola. Ma al mercatino serale che si svolge ogni sera, da maggio ad ottobre, sul lungomare di Es Pujols. Lascio a voi l’incognita di scovare o meno questo personaggio, parte integrante della comunità di Formentera.
di Stefano Gualtieri