La metropoli americana di Detroit sta attraversando uno spopolamento massivo, nell’ultimo decennio. La causa principale è la crisi economica dovuta alla chiusura della storica industria automobilistica della Ford e della bancarotta della Chrysler e della General Motors.
Si calcola che il “dark tourism” sia aumentato negli ultimi anni in maniera esponenziale, e che circa 5.000 tra fotografi e appassionati di urbex ogni anno visitino la città al solo scopo di esplorarne gli edifici abbandonati.
L’offerta di Detroit è alquanto allettante, perchè non comprende solo semplici abitazioni private, ma teatri, chiese, sale da ballo, negozi, enormi fabbriche.
Tra gli edifici degni di nota il Vanity Ballroom, costruito nel 1929 in stile Art Decò rivisitato, l’enorme Film Exchange Building, edificato nel 1926, il Michingan Theatre, dove suonò anche Frank Sinatra, la cattedrale di Sant’Agnese, la chiesa di Wooward Avenue e moltissimi altri.
Attualmente la popolazione è di circa 600.000 abitanti, contro i quasi 2 milioni degli anni ’50.
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