Nella Val di Tovel, in Trentino, c’è un lago alpino che nasconde una storia che si fonde tra magia e realtà. Vi racconterò la leggenda del Lago di Tovel, che fino agli anni sessanta si tingeva di rosso regalando uno spettacolo incredibile.
La leggenda narra della principessa di Tovel che, per proteggere il suo regno e la sua virtù, sfidò in guerra il vicino Re di Tuenno. Il piccolo lago diventò così il teatro nel quale la guerra infuriò accogliendo i corpi dei guerrieri che quel giorno caddero in battaglia. Ed è proprio da qui che nasce la leggenda delle sue acque rosse, un anniversario che ricorda la voglia di libertà contro l’usurpatore.
In realtà, per spezzare un po’ la magia, è stato scoperto che a tingere le acque del Lago di Tovel era un’alga rossa, alga che purtroppo è sparita e ad oggi rimane solo il ricordo di una storia raccontata ai nuovi avventori.
La strada per arrivare a Tovel è lunga per uno come me che parte da Roma. Sono circa sette ore di autostrada, e qualche fermata di troppo subito dopo Trento perché si sa, tra le vette delle montagne e i tornanti che tagliano i boschi, è pieno di occasioni per scattare una bella fotografia.
Da Tuenno parte una piccola strada che si insinua verso il Monte Peller a ovest e il massiccio della Campana a est, per arrivare all’imponente circo roccioso delle Dolomiti di Brenta. Qui, arriviamo dopo circa quindici chilometri al “lago degli orsi”, o “lago rosso”, al famoso e tanto atteso Lago di Tovel.
Dagli anni sessanta non si tinge più di rosso, ma la sua bellezza è rimasta invariata nel tempo. Ho visitato questo lago sempre fuori stagione, perché nei periodi estivi è molto affollato. D’inverno invece l’unica strada che arriva al lago potrebbe essere chiusa, dato che spesso si ghiaccia. L’autunno o la primavera, come sempre, sono i periodi migliori.
Il lago ha una passeggiata incantevole che lo circonda, con piccoli sali e scendi adatti a tutti, tra spiagge di ciottoli e insenature per il bosco che regalano momenti di relax con tinte smeraldo.
Testi e fotografie di Marco Barretta