«La Regione procederà all’esproprio della Scala dei Turchi di Realmonte. E si farà carico di tutelare il sito, che per la sua bellezza unica attrae turisti da tutto il mondo. E seguirà la strada dell’esproprio».
Si è pronunciata così la commissione Territorio e ambiente dell’Ars, richiesta dai deputati regionali 5 Stelle, Giovanni Di Caro e Roberta Schillaci e presieduta dall’onorevole Giusy Savarino ieri 11 febbraio, dopo la sentenza del gup di Agrigento, che ha definitivamente considerato abusivo il progetto sul complesso di 50 villette di lusso, a ridosso della perla siciliana, patrimonio dell’UNESCO.
Una diatriba che era iniziata nel 2014 dopo gli esposti del circolo locale di Legambiente “Rabat” che al processo si era costituita parte civile Legambiente Sicilia e che oggi verrà risarcita.
Scala dei Turchi è una scogliera bianca e scintillante, di una morfologia atipica e di incommensurabile bellezza, falesia che si erge sul mare lungo la costa agrigentina di Realmonte in Sicilia. Un sito naturalistico che, come quello di Punta Licosa in Cilento, fino ad oggi era considerato suolo privato.
Panorama dei racconti noir del genio Camilleri e creatura cangiante che al tramonto si tinge di un rosso cremisi è un sito naturalistico conosciuto in tutto il mondo che va tutelato. Un luogo inestimabile che custodisce le leggende della Sicilia saracena, bene pubblico inviolabile che non può e non deve essere mercificato.
Foto cover di Davide Ragusa
di Samyra Musleh