Tomaso Bruno e Elisabetta Boncompagni sono detenuti nel carcere di Varanasi dal 7 febbraio 2010 con l’accusa di aver ucciso il loro compagno di viaggio e amico Francesco Montis. Il ragazzo è stato trovato senza vita la mattina del 4 febbraio 2010 nella camera di albergo che divideva con i suoi amici. Dopo un processo durato 19 mesi - tra ritardi, continui rinvii, contraddizioni e una discutibile autopsia (sembra sia stata condotta da un oculista e non da un patologo) - i due sono stati condannati all'ergastolo. All'inizio di marzo 2012 è stata respinta la richiesta di scarcerazione su cauzione per i due ragazzi. La scelta di pubblicare un racconto di viaggio così particolare e drammatico è dettata dalla voglia di dar voce a chi in questo momento ne ha fin troppo poca.