Una mattina di fine luglio di molti anni fa, quasi un’altra vita, sono partito da Roma diretto in Sicilia, sopra uno scooter adorno di specchietti e di altri gadget inutili e vistosi, che appartenevano al precedente proprietario. Sportivamente, indossavo una maglietta blu, che dicevano mi stesse bene, e un paio di calzoni, all’epoca quasi sconosciuti, di fattura inglese, lunghi fino al ginocchio, che suscitavano sempre l’ilarità dei burini romani.