L’intera opera di Joel-Peter Witkin è un gesto di sovversione della storia dell’arte: rivisitando Courbet, Bosch, la pittura fiamminga, il Rinascimento e altre forme d’arte, innestando le influenze pittoriche in quelle fotografiche, Witkin ha partecipato all’evoluzione del linguaggio fotografico della seconda metà del Novecento, rimettendo alla fotografia forme estetiche troppo spesso legate solo alla pittura e alla scultura.