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La storia della Polonia è immensa. Sempre schiacciata dai due paesi confinanti ha dovuto difendere per secoli la propria libertà. Ma nonostante ciò è riuscita a rimettersi in piedi dopo tutti i disastri.
Ho visitato Cracovia come fotografo inviato di The Trip Magazine dopo essere stato selezionato al Casting indetto dall’Ente del Turismo Polacco in Italia.

Appena arrivato in città ho subito notato che al contrario di Varsavia, Cracovia non ha subito danni durante la Seconda Guerra Mondiale e girovagando per le vie della città risaltano all’occhio palazzi antichi, piazze storiche e chiese gotiche.

Il centro è situato sulle rive del fiume Vistola ai piedi della collina di “Wawel”, dove si trova un imponente Castello e la Cattedrale. Cracovia è una città dove storia e cultura si fondono tra le vie del quartiere ebraico Kazimierz che un tempo era la parte principale della città dove ebrei e polacchi vivevano pacificamente fino al rastrellamento degli ebrei da parte dei nazisti.

Il giorno successivo al mio arrivo (l’1 Ottobre) ci siamo spinti a 13km dalla città per visitare le Miniere di Sale (Katarzyna) insieme ad una guida.

Al di sotto della città di Wieliczka abbiamo trovato una delle più antiche miniere di sale funzionanti dal Medioevo. Nel 1978 è stata riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Il percorso turistico comincia con una discesa di circa (380 gradini) e una volta arrivati si è catapultati in un mondo surreale, totalmente scavato nel sale. Durante il percorso poi, oltre a vedere i diversi macchinari usati, vengono raccontate anche molte curiosità tra cui la leggenda sulla principessa Kinga.

Si racconta che la principessa di Ungheria chiese al padre di regalare alla Nazione una miniera di sale, visto l’enorme valore che questo minerale aveva in quell’epoca. Il Re ungherese acconsentì alla richiesta della figlia, e Kinga gettò il suo anello di fidanzamento all’interno della miniera così una volta arrivata in Polonia indicò ai minatori dove scavare. I minatori scavarono fin quando trovarono un blocco di sale nel quale era custodito l’anello della principessa e da allora Kinga divenne la patrona protettrice dei minatori e a lei è dedicata la bellissima Sala Principale della miniera meglio conosciuta come “Cattedrale di Sale”. Al suo interno si trovano sculture, altari e bassorilievi tutti rigorosamente fatti di sale. La sala che ospita la cappella dove sono conservate le reliquie della “Principessa Santa” si trova a 101 metri sotto terra. Qui viene celebrata la messa e sempre qui hanno luogo diverse cerimonie e concerti (l’acustica della miniera è perfetta).

Wieliczka -Miniera di sale di Wieliczka

Dopo aver visitato le miniere di sale è mi sono spostato nel centro di Cracovia con la mia guida (Monika). Prima tappa la famosissima Basilica di Santa Maria situata nella piazza principale della città. La chiesa è in stile gotico con una bella facciata esterna ma è quando si entra dentro che si rimane a bocca aperta per via dei tantissimi dettagli che compongono l’altare anche lui in stile gotico. Una curiosità di questa chiesa è la leggenda dell’Hejnal.

Cracovia - Cattedrale del Wawel

Si racconta infatti che in una delle due torri ogni ora suona un trombettista delle guardie dei vigili del fuoco a ricordare il richiamo alla gente per l’imminente attacco da parte dei Tartari. Il suono della tromba si interrompe bruscamente, proprio a ricordare che una freccia colpì il trombettista mentre dava l’allarme. Lo squillo di tromba si ripete ogni ora e per ogni lato delle finestre della torre principale da cui è anche possibile osservare la piazza dall’alto e se si è fortunati si può intravedere il vigile che suona la tromba.

Cracovia - Hey Now

Cracovia - Torre del Municipio

Dopo aver visitato la chiesa abbiamo percorso la via Florianska fino ad arrivare ad uno dei resti del sistema difensivo che una volta circondavano la città di Cracovia, dove durante il giorno si trovano anche diversi artisti di strada. Da lì ci siamo spostati nel quartiere universitario dove abbiamo visitato il cortile dell’Università Jagellonica. Molto particolare l’architettura che ricorda uno stile inglese e dove, nelle ore dispari dalle 9:00 alle 17:00, c’è un carillon da cui escono i personaggi più illustri della storia di questa Università.

Cracovia - Florianska

Il 2 Ottobre in programma ci sono state due tappe molto importanti per la storia di Cracovia: Il quartiere Ebraico (Kazimierz) e Nowa Huta. Un giro nel quartiere ebraico è obbligatorio per chi intende visitare questa città e viverla a partire dalla sua tragica storia. Kazimierz si può raggiungere a piedi con una passeggiata di circa 20 minuti dal centro e consiglio proprio di andarci a piedi perché si ha la possibilità di notare un forte contrasto architettonico delle strade, dei negozi e dell’atmosfera un po’ triste e malinconica: andare in questo quartiere è come fare un salto indietro nel tempo.

La visita prosegue verso il ghetto e sebbene sia rimasto ben poco vale la pena fare un salto nella vecchia piazza dove oggi troviamo un’istallazione di sedie che rappresentano come numero simbolico le migliaia di ebrei che furono deportati in massa verso i campi di concentramento.

Dopo aver salutato Monika è giunto il momento di visitare Nowa Huta con Crazy Guides!
Il quartiere di Nowa Huta (la nuova acciaieria) sorse dal nulla su richiesta di Stalin nel 1949. Dalla caduta del comunismo gli impianti sono stati messi sotto accusa per il devastante inquinamento che hanno prodotto.

Il tour del quartiere consiste in una tappa in un bar dell’epoca con il racconto della storia affascinante del quartiere operaio con l’acciaieria della mitica e vecchia Trabant (auto d’epoca comunista per eccellenza).
Da precisare che in questo luogo trovate le uniche ‘Latterie’ di Cracovia autentiche visto che nel centro città sono molto turistiche. Pranziamo in un locale buio, con pochi tavoli e qualche operaio che mangia una semplice zuppa o dei Pierogi. Sembrerebbe una mensa per poveri ma vi assicuro che è un’esperienza che va fatta assolutamente perché è unica.

Il 3 Ottobre, ci siamo spinti oltre le solite mete turistiche di Cracovia. A circa 2 ore di auto abbiamo trovato il Villaggio Zalipie, un luogo genuino nel bel mezzo delle campagne Polacche. In questa località ogni anno le donne dipingono con motivi floreali le loro abitazioni, le chiese e gli oggetti di uso quotidiano. Anche se non è un luogo molto attrezzato per il turismo potrebbe essere proprio questo il suo punto di forza.

Zalipie - Villaggio Dipinto particolare artigiano Zalipie - Villaggio Dipinto particolare Zalipie - Villaggio Dipinto

Una volta visitato il villaggio ci siamo rimessi in viaggio verso Tarnow (la città in cui è stata organizzata la prima deportazione di massa verso Auschwitz, composta da 728 persone). La città è piccola ma ci sono alcune cose che vale la pena visitare come: l’Old Town Hall da dove si può ammirare il panorama sulla piazza principale della città, il Jewish Trail dove sono conservati i resti della vecchia Sinagoga, la Cattedrale di Tarnow e infine i resti del castello posti su una collina.

Tarnow - Museum Old Town Hall

L’ultimo giorno (4 Ottobre), essendo un incallito amante di panorami mi sono diretto verso il Tumulo di Kosciuszko (una tappa fuori dagli schemi turistici). A Cracovia ci sono ben quattro di Tumuli ma questo è quello più alto (ben 36 metri), dalla cui cima si può ammirare tutta la città! Per arrivare su si fa una piacevole passeggiata lungo i fianchi verdi del monumento.

Qui finisce il mio viaggio, un ritorno triste ma con il cuore colmo. Ho camminato per tantissimi chilometri, anche sotto la pioggia, ma ho amato tanto questa città e consiglio a tutti di visitarla almeno una volta nella vita.

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Redazione the trip
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